Bella festa per Totti, ma sarebbe ora di ritirarsi

mercoledì 28 settembre 2016

Totti ieri ha compiuto 40 anni.




L'immenso Capitano, l'emblema Giallorosso, l'ottavo Re di Roma.

Di aggettivi, nel tempo se ne sono sprecati per descrivere la lunga carriera di Francesco Totti.


Gli auguri dal mondo dello sport



Le attestazioni di stima per un calciatore che è stato tra i più forti del mondo, pur giocando in una squadra che non sempre è stata protagonista, sono state sincere e numerose.

Tra le più originali quella dell'allenatore Spalletti che vorrebbe per Francesco una macchina del tempo e per la moglie del Capitano, la bella Ilary Blasi un bel cd con inciso "piccolo uomo" di Mia Martini. Spalletti si riferisce all'intervista della conduttrice del Grande Fratello Vip che così lo aveva definito.

Anche il Capitan Futuro, Daniele De Rossi non ha fatto mancare il suo augurio, ricordando i passati da single.

Fabio Cannavaro poi lo ha simpaticamente apostrofato in Napoletano. (Vedi il video)

E non potevano mancare nemmeno gli auguri di Alex Del Piero (vedi)

La festa di Totti si è poi conclusa a Tor Crescenza in un castello dove amici e parenti hanno continuato fino a notte fonda i festeggiamenti.

Questa la cronaca.

Dopo i festeggiamenti una domanda nasce spontanea: ma non è ora di ritirarsi?


I motivi sono semplici:

  • Il primo  e più banale è l'età anagrafica. 40 anni sono veramente tanti per un'atleta che è anche incorso in diversi infortuni in carriera.
  • Il secondo aspetto è relativo al calcio attuale, tutto basato sul fisico, sulla corsa e sulla prestanza atletica. Totti chiaramente non può assicurare niente di tutto questo.
  • Qualcuno obietterà:" Ma Totti è ancora un campione col pallone tra i piedi!"Vero, ma questo non basta, altrimenti giocherebbero ancora Maradona e Pelè. Un calciatore non è un funambolo, ma prima di tutto un'atleta.
  • Terza considerazione: gli aspetti economici. Totti costa e pure tanto. E' saggio per una società avere a busta paga un calciatore di 40 anni che percepisce lo stipendio più alto? Questo non provoca malcontenti nello spogliatoio?
  • Quarto punto. Una cariatide come Totti è una presenza ingombrante in uno spogliatoio. E' chiaro che l'allenatore non riesce a esprimere tutta la sua autorevolezza quando è presente una personalità così forte all'interno della squadra.
Tutto considerato "appendere le scarpette al chiodo" sarebbe una saggia decisione sia per Totti che uscirebbe di scena in maniera trionfale, da vincitore, sia soprattutto  per la Roma. Liberarsi di Totti vorrebbe dire veramente voltare pagina in maniera definitiva.
In un primo momento sembrava che Pallotta si fosse allineato con questa ipotesi, ma i risultati del finale della scorsa stagione in cui Totti fu fondamentale per il raggiungimento del terzo posto e della relativa partecipazione ai preliminari di Champions hanno fatto cambiare idea al Presidente della società giallorossa.

La Juventus e Del Piero 


Un modello già esiste ed è quello intrapreso dalla Juventus con Del Piero. Anche il "Pinturicchio" così come venne definito da Gianni Agnelli era diventato una presenza ingombrante.  La dirigenza bianconera senza troppi sentimentalismi tagliò ogni legame con Del Piero, costretto addirittura ad andare a finire la carriera in Australia. Fatto sta che da quel momento la Juve non ha smesso più di vincere.


In conclusione

Perché sporcare una carriera da campione?

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