Per Conte gli arbitri italiani sono i migliori del mondo...e se non lo dice lui!

giovedì 27 febbraio 2014 | 0 commenti

Dichiarazioni di Conte ai confini della realtà.


Le parole che Conte ha rilasciato durante la conferenza stampa di presentazione dell'incontro di Europa League mi sono sembrate allucinanti e anche un tantino fuori luogo.


Dopo la tempesta che si è abbattuta sulla sua squadra a seguito dell'arbitraggio di Rizzoli, fin troppo reverente nei confronti dei bianconeri, Conte è intervenuto sulla questione arbitrale.

Quale giudizio poteva dare l'allenatore che, ha detta di molti, guida la squadra favorita per eccellenza da parte degli arbitri?


Non c'è bisogno certo di consultare maghi e fattucchiere per indovinare che per Conte gli arbitri migliori del mondo sono Italiani!!

Cautamente l'allenatore bianconero, alla possibile eccezione di qualcuno che poteva ricordare qualche sua uscita piuttosto rude nei confronti delle giacchette nere, si è detto pentito di alcune sue esternazioni critiche riferendosi nello specifico alla partita col Genoa dello scorso campionato.

L'atteggiamento di Conte e le sue dichiarazioni appaiono del tutto fuori luogo.


Lodare l'operato degli arbitri e dei designatori in un momento in cui assistiamo a una successione di  marchiani errori (vedi Parma Fiorentina) è irriverente nei confronti delle squadre che a più riprese hanno subito dei torti.

Negare che in Italia ci sia un problema arbitrale è veramente cosa difficile.


Gli arbitri italiani, di fatto professionisti, vengono trattati come se prestassero la loro opera a puro titolo di volontariato, per cui vengono loro perdonati errori e carenze tecniche.
Una vera riforma arbitrale dovrebbe prevedere, come accade nello sport professionistico americano, arbitri che vengono messi da parte quando sbagliano a più riprese. Quella di arbitro, negli Stati Uniti,  è una professione dove guadagnano e vanno avanti i migliori che sono ovviamente quelli che sbagliano di meno.


In Italia i vari Rizzoli, Mazzoleni (l'arbitraggio di Pechino in Supercoppa difficilmente verrà dimenticato), Tagliavento continuano imperterriti la loro carriera benché abbiano dimostrato a più riprese di avere capacità appena appena sufficienti.

Non solo, ma il sistema arbitrale italiano è addirittura premiante nei confronti di chi sbaglia, Rizzoli, infatti  rappresenterà l'Italia ai mondiali brasiliani!

Calcio e maleducazione

martedì 25 febbraio 2014 | 0 commenti

L'Alta Corte di giustizia del CONI ha respinto il ricorso della Roma contro le sanzioni per i cori anti Napoletani.

La vicenda non poteva che concludersi in questa maniera. Il rapporto degli Ispettori Federali non si presta a diverse interpretazioni . Tutti i settori incriminati avevano intonati gli antipatici coretti inneggianti al Vesuvio e non era certo possibile fare finta di non sentirli.
Una macchia per i tifosi della Roma che rischiano di vanificare il bel campionato che la squadra giallorossa sta disputando.

Ancora una volta vengono alla ribalta i mali endemici del calcio italiano e l'incapacità della classe dirigente del mondo del pallone a trovare rimedi.


Di fatto gli stadi italiani sono in mano a sparuti gruppi di esaltati che decidono delle sorti di una squadra approfittando proprio di regole fatte apposta per favorirli.

Le famiglie o i tifosi pacifici preferiscono stare lontani dagli stadi: troppi pericoli, troppe persone poco raccomandabili, troppa violenza.

Le società ora sono lontane dagli ultras, ma recente è il  passato che vedeva gruppi estremi del tifo vicini alle squadre e ai loro tesserati.

Questo mondo che si è alimentato di sovvenzioni, sponsorizzazioni e gratifiche non vuole scomparire. Gli interessi sono altissimi e grande è il potere ricattatorio che questi pseudo tifosi hanno nei confronti delle società.


Oggi basta poco, è necessario intonare un bel Vesuvio lavali col fuoco ed ecco che arriva il danno alla società sotto forma di pene pecuniarie e squalifiche.

Come spesso succede in Italia i colpevoli non pagano perché è più che probabile che riescano ad andare allo stadio lo stesso in altri settori, magari con qualche biglietto omaggio.

La norma che ha portato alla squalifica dei tre quarti dell'Olimpico è sicuramente da cambiare non per il fine nobile della stessa, che era quello di sanzionare il razzismo, la discriminazione e l'intolleranza, ma perchè essa è diventata strumento di ricatto in mano ai tifosi.


Una grande sconfitta per il movimento calcistico italiano che dovrà dall'anno prossimo sopportare cori e coretti, discriminazioni e violenze verbali. D'altra parte anche la tessera del tifoso è stata un fallimento.
Ci vuole più forza e più determinazione da parte della Federazione del Coni e da parte delle stesse società che non dovrebbero tollerare certi tipi di atteggiamento.
Educare il tifo è un compito che tutti gli addetti ai lavori dovrebbero prendere come un impegno morale.
Difficile anche questo: molti calciatori hanno idee vicine a quelle degli Ultras e lo testimoniano gli interventi, alcuni veramente improvvidi, come l'ultimo di Meggiorini a commento dell'operato di Rizzoli nel derby.

Che dire?

Il calcio diventerà sempre di più virtuale con i tifosi che  assisteranno alle partite solo davanti alla tv. Gli spettatori, quelli veri li vedremo solo all'estero in Inghilterra e in Germania e ci domanderemo perché?

Viola di rabbia

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Ennesimo episodio negativo per la squadra di Della Valle.


La partita di ieri con il Parma era difficile per la Fiorentina. Gli uomini di Donadoni sono ormai un paio di mesi che stanno attraversando un periodo di forma notevole che li ha portati in zona Europa League.

Gara importante, però per le ambizioni gigliate che stanno cercando di restare in contatto col terzo posto, detenuto dal Napoli. La partita è stata fino a un certo punto gradevole, poi mano a mano il nervosismo si è impossessato dei calciatori in maglia viola.

Eppure i gigliati avevano subito pareggiato la rete di Cassano che aveva portato il Parma in vantaggio.

Nella ripresa rigore per il Parma, espulsione di Diakite, pareggio su punizione di Matias Fernandez a poi il finale che non ti aspetti con Borja Valero e Munari che vengono letteralmente alle mani.

Espulsione per entrambi i calciatori e animi caldissimi a fine partita. Montella che perde il suo aplomb e dice qualcosa di pesante all'arbitro visto che il giudice sportivo lo ha squalificato per una giornata.
La punizione più severa, però l'ha subita Borja Valero. Il calciatore spagnolo è arrivato, secondo il referto, a mettere le mani addosso al giudice di gara.

4 giornate di squalifica.

Il danno e la beffa per la squadra di Della Valle che fino a questo momento non ha fatto sentire la sua voce. A parte ogni tipo di considerazione e sottolineando il fatto che la squadra viola spesso è stata penalizzata da decisioni della'arbitro di turno c'è da dire che l'atteggiamento vittimista della Fiorentina potrebbe essere deleterio. I calciatori potrebbero convincersi di una strategia anti Fiorentina e decidere di abbassare la guardia.


Sarebbe un peccato, la Viola è a un passo da un Napoli altalenante nel rendimento. Molto si deciderà nelle prossime sfide di marzo, quando saranno gli scontri diretti a decidere la classifica della serie A.

Lavali col fuoco e la Roma resta senza tifosi

giovedì 20 febbraio 2014 | 0 commenti

Squalifica anche per i Distinti dell'Olimpico


Evidentemente i tifosi giallorossi non erano abbastanza soddisfatti dei disastri combinati con i loro cori razzisti che avevano portato alla squalifica delle curve, per cui hanno pensato bene di reiterare il loro comportamento in modo che un'altra sanzione venisse comminata alla loro squadra.

Un altro settore dello stadio chiuso. Le prossime sanzioni potrebbero addirittura portare alla chiusura dell'intero impianto e in successione a punti di penalizzazione.

CalcioFlashnews

Mai troppo convinti  a cercare di isolare  chi assume determinati comportamenti i protagonisti del "pallone" nostrano hanno pensato di correre ai ripari.

Ci hanno prima pensato i calciatori della Roma, De Sanctis e Totti. Entrambi hanno prima censurato la norma ritenendola esagerata, hanno poi sottolineato che anche i tifosi giallorossi sono insultati e solo alla fine hanno invitato i loro supporters a desistere dall'avere comportamenti dannosi per la squadra e la società.

cori razzisti

Nessuna vera condanna dei cori e del loro contenuto a sfondo razziale, ma invito cauto ai tifosi a recedere per non infliggere ulteriori danni! Singolare posizione, condivisa anche da altri addetti ai lavori.

Mi sarei aspettato una condanna ferma e netta del fenomeno, invece si tende da parte di tutti a minimizzare i comportamenti razzisti dei tifosi ascrivendoli a pure esternazioni di goliardia.

E' di ieri la presa di posizione del Presidente della Lega Beretta che ha contestato la norma auspicando addirittura una sua revisione in coso d'opera.

Il mondo del calcio perde un'altra occasione per migliorare. Inasprire le pene, renderle ancora più severe allo scopo di rendere i nostri stadi un luogo di aggregazione e di socialità dove trascorrere in armonia  ore di svago.
La difesa a denti stretti degli Ultras e dei loro privilegi, invece allontanerà sempre di più la parte "sana" delle tifoserie e gli stadi diventeranno ancora una volta terreno di conquista di bande di teppisti che si divertiranno a lanciarsi petardi e fumogeni.

E' triste vedere quello che accade nei nostri stadi e fare il paragone con le altre nazioni dove spettatori al livello del campo di gioco assistono con entusiasmo e in piena sicurezza allo spettacolo calcistico.




Novità: Mazzarri vince una partita

mercoledì 12 febbraio 2014 | 0 commenti

Facile ironia sul momento difficile del tecnico ex Napoli.


Walter Mazzarri è riuscito a portare alla vittoria la sua Inter. avversario non difficilissimo il Sassuolo che nella campagna di trasferimenti di gennaio ha cambiato un pò tutta la squadra compreso l'allenatore.

Malgrado ciò l'Inter ha fatto fatica ad imporsi anche se la squadra messa in campo da Mazzarri, sulla carta, sembrava molto compatta. Tra gli undici di partenza anche il "Profeta" Hernanes che si è distinto per un paio di bordate da fuori area e per l'assist da angolo che ha consentito a Samuel di segnare il gol della vittoria.


Sospiro di sollievo per Mazzarri che è finito nel tritacarne mediatico milanese e ne è uscito piuttosto malconcio. Vittima di sfottò per le sue dichiarazioni improntate al lamento, Mazzarri  ha perso molte delle sue sicurezze.
Lavoratore instancabile, il tecnico di San Vincenzo sta incontrando le difficoltà classiche in cui ci si imbatte quando si allena una "grande". Ambiente abituato a vincere, giornalisti altezzosi, calciatori famosi e un pò snob una miscela esplosiva per il ruspante Mazzarri.

Da come ne parla sono sicuro che L'allenatore ex Napoli si è pentito della sua decisione di lasciare gli Azzurri. D'altra parte lo fa ben capire nel libro che ha appena pubblicato. Diciamo che è stato il suo orgoglio ha fargli prendere la decisione di lasciare la guida tecnica del Napoli e l'Inter in fin dei conti è stato un ripiego.

A conti fatti gli conveniva accettare la Roma che pure gli aveva fatto una corte spietata, ora si sarebbe trovato in una situazione del tutto diversa.

Nel post partita Mazzarri avrebbe voluto coinvolgere Cannavaro in una polemica con il Napoli, ma il furbo ex capitano degli Azzurri non c'è cascato. Ora il periodo nero mazzarriano dovrebbe essere passato e la squadra dell'Inter sicuramente si porterà in posizioni di classifica migliori. Thohir, però dopo l'allontanamento di Branca potrebbe decidere di azzerare anche la guida tecnica della squadra e a quel punto a Mazzarri non resterebbe che piangere. Stavolta per davvero!

Le paure di Conte

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Conte striglia la Juve!


Dopo il pareggio col Verona, Conte ha deciso di avere un atteggiamento intransigente al limite del punitivo nei confronti della sua squadra.


La decisione del tecnico bianconero ha decisamente sorpreso gli addetti ai lavori. La Juventus, infatti sta stabilendo ogni record nel campionato italiano, disputando una stagione che se non fosse stato per l'episodio di Champions si potrebbe definire perfetta.

Perché allora Conte, dopo un pareggio  a Verona si è infuriato in questo modo?

Probabilmente il tecnico ha paura che la squadra si sia rilassata eccessivamente. Il campionato sembra già vinto, per cui molti giocatori hanno cominciato a mollare le redini. E' il caso di Vidal che nella partita di Verona molte volte ha avuto un atteggiamento indolente e poco combattivo. E' il caso di Pogba distratto dalle voci di mercato che lo vogliono sicuro partente alla volta di Parigi. Se a questo aggiungiamo qualche infortunio e qualche distrazione difensiva ecco che Conte paventa il pericolo di un eccessivo rilassamento che potrebbe mettere in discussione la vittoria in campionato.

Tutto considerato, infatti la Juve deve tutelarsi, perché dopo aver fallito l'avventura Champions e dopo l'eliminazione in Coppa Italia sarebbe un  vero e proprio delitto sprecare il successo in campionato.
La storia insegna che diverse volte squadre che si ritenevano al sicuro avendo molti punti di vantaggio sono state oggetto di clamorose rimonte.

Conte questo lo sa, avendo vissuto di persona da calciatore vicende di questo genere.

Tutto normale allora? Forse sì, ma la decisione di Conte è stata così immediata da far ritenere che ci possa essere qualche malumore nascosto in casa juventina che il tecnico bianconero vuole risolvere prima che possa esplodere in maniera più eclatante.
Staremo a vedere quale sarà la reazione della squadra nel prossimo turno di campionato. L'avversario non è ostico, ma il Chievo comincia ad avere l'acqua alla gola e non può perdere ulteriore terreno in classifica.

Momento no per la Fiorentina

mercoledì 5 febbraio 2014 | 0 commenti

Sconfitti i Viola in Coppa Italia.


Semifinale d'andata al Friuli di Udine tra Udinese e Fiorentina. La squadra gigliata con i pieni favori del pronostico considerato il brutto momento di forma degli uomini di Guidolin.

La partita, invece è andata in tutt'altro modo con i Friuliani capaci di mettere in seria difficoltà i Viola e di batterli seppur col minimo scarto.

Gli uomini di Montella sono apparsi svagati e fuori forma mentre quelli di Guidolin sicuramente hanno avuto un approccio più positivo. Partita caratterizzata da un campo pesantissimo, a causa di un'acquazzone che si è abbattuto sul Friuli e che è praticamente durato tutta la partita.
Si fa sentire l'assenza di Rossi

La cronaca parla di un Udinese capace di ripartire in contropiede e passare in vantaggio con Di Natale. La Fiorentina è riuscita a pareggiare con Vargas con un tiro dal limite. Nella ripresa i Viola con sufficienza volevano amministrare la partita per portare a casa un pareggio utile per il passaggio del turno ( si gioca, infatti con le regole Uefa per cui a parità di differenza reti i gol in trasferta valgono il doppio).

Montella preoccupato
Udinese, però molto pericolosa in contropiede tanto che a 10 minuti dalla fine Muriel ha riportato in vantaggio i Friuliani. Vantaggio un pò a sorpresa, ma meritato. A quel punto la Fiorentina non ha avuto più la forza di reagire e a nulla sono valsi gli ultimi attacchi.

La Fiorentina dopo il pareggio in casa col Genoa e la sconfitta a Cagliari incappa in un'altra battuta d'arresto dimostrando di non attraversare un buon momento di forma. Evidentemente l'assenza di uomini chiave come Gomez e Rossi  si fa sentire nel lungo periodo.

 Ancora una volta escluso dall'undici iniziale il Colombiano Cuadrado che sembra essere distratto dalle troppe voci che lo riguardano.

Chiaramente il passaggio del turno è ancora in bilico, alla Fiorentina infatti basterà imporsi per 1 a 0 per superare lo scoglio e approdare alla finale di Coppa.



Mazzarri contento dell'Inter

lunedì 3 febbraio 2014 | 3 commenti

Verrebbe da dire, contento lui!


Paradossale Mazzarri. Dopo la netta sconfitta subita ieri a opera della  Juventus, il tecnico nerazzurro si è detto parzialmente soddisfatto della prestazione. Più precisamente Mazzarri ha affermato che i meccanismi tattici e tecnici della squadra hanno funzionato alla perfezione, da rivedere la parte relativa all'intensità e alla cattiveria agonistica che sarebbe da migliorare!
logo-Inter

E' evidente che il tecnico di san Vincenzo non ha notato che la sua squadra non è stata mai in grado di arrecare danno alla Juve che in alcuni tratti della partita è stata devastante.

Tornando alla tattica, la soluzione di schierare Taider e Kuzmanovic "bassi" davanti alla difesa non ha prodotto effetti positvi perchè ciò ha permesso a Pirlo di godere di una certa libertà di manovra cosa che ha determinato la prima rete che è scaturita proprio da un preciso passaggio del regista della Nazionale.

Mazzarri-trema

Sulle fasce soprattutto a sinistra dove agiva Asamoah, l'Inter non è riuscita ad arginare le offensive dei bianconeri. Oltre a ciò, da aggiungere una certa disattenzione sulle palle inattive e una confusione generale in area di rigore.

Un quadro certamente negativo per Mazzarri che però ha inteso trovare delle note positive, probabilmente per non far avvilire ancora di più un ambiente già di per se' depresso.


Da considerare, però a parziale giustificazione della prova interista che la Juve, come sempre è apparsa determinata, in forma soprattutto nei suoi uomini chiave Vidal, Tevez e Pirlo e quando si verifica questa circostanza , almeno in Italia c'è poco da fare per gli avversari.

Non era certo la partita di ieri quella del rilancio nerazzurro. Le prossime partite, daranno un responso certo e Mazzarri sa che si giocherà la riconferma! Thohir non aspetta!

> La faccia triste di Thohir
 
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